Italiani all'estero - Intervista a Pietro Moliterni

03 Dec 2019

Matera

image: by Luca Micheli on Unsplash

1. Nome, Cognome, contatto (email / LinkedIn / Facebook)

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2. In massimo 60 parole, dimmi chi sei e cosa fai

Sono una persona profondamente curiosa, innamorato della vita, della sua famiglia e della buona cucina, che adora viaggiare soprattutto verso mete culturalmente e paesaggisticamente lontane dall’Europa. Da un paio d‘anni lavoro come Account Manager per Altran, un’azienda globale che opera nel settore della consulenza ingegneristica.

3. Dove vivi?

Vivo ad Amburgo, in Germania, da oltre 13 anni.

4. Da dove vieni?

Sono nato ed ho vissuto fino all’età di 18 anni nella stupenda città di Matera, in Basilicata.

5. Dov’è casa?

Casa è dove vive la mia famiglia, il che coincide per il momento con la città di Amburgo.

6. Quando hai deciso di emigrare? Perchè?

Nel 2006, perché non riuscivo a trovare un’occupazione decente in Italia.

7. Escludendo sole, mare, cibo, calcio ed il bidet, cosa vorresti importare dall’Italia nel tuo contesto di vita attuale (max 2 punti)?

a. La spontaneità nell’organizzare un qualunque tipo di evento tra amici e/o conoscenti b. La capacità di improvvisare durante le situazioni non „previste dalle norme“

8. Al contrario, cosa vorresti importare in Italia dal tuo contesto di vita attuale (max 2 punti)?

a. Il rispetto civico (preponderante all’estero) per le „cose comuni“ (parchi, giochi per bambini, ecc.) b. La (quasi assoluta) affidabilità per quanto riguarda i servizi di cui i cittadini usufruiscono quando hanno a che fare con le istituzioni (Comune, Fisco, ecc.)

9. Rispetto a quando sei andato via, si sta meglio o peggio in Italia? Quali macro cambiamenti hai notato?

Dal mio punto di vista si sta peggio, c’è stato un progressivo impoverimento (soprattutto a livello economico ma con evidenti riflessi sul piano culturale) di quella che un tempo era la parte „borghese“ della società, che costituiva lo „zoccolo duro“ dell’Italia che funzionava. Tutto ciò ha provocato un insoddisfazione sempre maggiore tra la gente, che a tratti esplode in una guerra „tra poveri“ e non viene opportunamente canalizzata.

10. Pensi di rientrare in Italia? Nel caso, quali condizioni dovrebbero verificarsi?

No, mi piacerebbe piuttosto (se proprio dovessi lasciare la Germania) trasferirmi in Spagna. Ma se proprio l’Italia deve essere, lo farei solo se si trattasse di un’offerta di lavoro così attraente, da poter sostenere la mia famiglia, il suo benessere e mantenimento.

11. Hai campo libero - lascia un tuo pensiero su ciò che ti sta a cuore

Vivo da oltre 13 anni nel cuore dell’Europa ed ho sperimentato dal vivo la totale assenza di un sogno europeo. Dopo tutti questi anni mi è chiaro che il progetto europeo è stato solamente in grado di generare una prevalente insoddisfazione tra i cittadini, anche e soprattutto perché si é iniziato dalla moneta unica come primo passo verso l’agognata unificazione. L‘€ tuttavia resta una moneta sbagliata. Se si prosegue continuando a forzare questo meccanismo di vincolo economico vedo solo all’orizzonte tempi bui, che potrebbero sfociare in una nuova guerra. L’autodeterminazione dei popoli e soprattutto le Carte Costituzionali di ciascuna nazione dovrebbero sempre prevalere sul diritto Europeo per evitare di inasprire situazioni sociali che stanno diventando sempre più burrascose. Non è l’Europa unita che ci ha garantito 70 anni e più di pace in Europa, bensì la NATO e gli USA. Finiamola con il sogno degli Stati Uniti d’Europa.