image: http://www.volvemos.com
Un paio di giorni fa leggevo un articolo su Der Spiegel che descrive, in termini molto leggeri e probabilmente troppo superficiali, come Spagna e Portogallo stiano riuscendo ad invertire il trend di movimento di risorse, riuscendo a far rientrare più cittadini di quanti ne emigrino. Un’economia che ha ricominciato a funzionare ed un mercato del lavoro che offre opportunità (anche se troppo spesso a tempo determinato e con garanzie limitate) sono un aiuto importante. Altrettanto importante è l’attrattività del sistema paese Spagna e del sistema paese Portogallo, la loro capacità di attrarre investimenti dall’estero e di far nascere e crescere realtà locali.
Vedo positivamente il fatto che il movimento sia partito dal basso, con il gruppo di volvemos, e che poi sia stato ripreso dall’alto, a livello governativo, sia coinvolgendo le comunità e le realtà presenti sul territorio che adoperandosi e promuovendo l’operazione tramite ambasciate, consolati ed istituti di cultura: come detto da Consuelo Rumi durante la conferenza di presentazione del piano di ritorno spagnolo al ministero del lavoro, migrazione e sicurezza sociale,
es un reto de todos que España sea un país para volver
(è una sfida per tutti che la Spagna sia un paese in cui tornare).
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Spero che il governo spagnolo continui su questa strada ed espanda, notevolmente, il budget messo a disposizione per l’iniziativa.
Ed in Italia?
Vedo con piacere iniziative sul rientro dei cervelli, ma non mi sembrano iniziative a tutto tondo, piuttosto una serie di una tantum che non mirano ad invertire il flusso migratorio, ma solo a rallentarlo. Perdipiù non mi sembra che tali iniziative vengano adeguatamente comunicate agli italiani residenti all’estero, limitando consistentemente il bacino di potenziali candidati.
Quest’estate ho scoperto Talents in Motion, a detta loro il “il primo website che connette i migliori talenti internazionali con le top companies attive in Italia” - non propriamente un’iniziativa dal basso come volvemos e non propriamente diretta al rientro di talenti italiani, ma comunque un passo nella giusta direzione (se funzionasse…).