Emigranti

10 Sep 2019

Emigranti

Siamo un paese di emigranti, lo siamo da generazioni (il museo all’altare della patria è una meravigliosa collezione delle nostre esperienze fuori dalla penisola negli ultimi 150 anni) e continuiamo ad esserlo. L’infografica realizzata da Roxana Torre riassume i dati dell’ultimo rapporto sui movimenti delle persone nell’unione europea e personalmente lo trovo terrificante per la prospettiva italiana.

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Nell’infografica non ci sono dati sulle competenze delle persone in movimento, ma sfogliando il rapporto EU (p.88) oserei dire in modo estremamente sommario che esportiamo cervelli ed importiamo manovalanza.

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Alla società servono entrambi i profili, ma in Italia ci si focalizza principalmente sulla formazione accademica, perdipiù senza collegarla alle opportunità effettivamente disponibili sul mercato (nazionale) ed ai suoi bisogni futuri.

Perchè investire nella formazione di determinati profili se le possibilità che trovino sbocchi sul mercato lavorativo italiano sono minime?

Perchè non sottolineare la necessità e la rilevanza di professioni non connesse con titoli accademici?

Perchè ottenere il “pezzo di carta” dovrebbe essere più importante che imparare un mestiere?

Perchè dimenticarsi della tradizione dell’apprendistato, un qualcosa per cui la Germania viene lodata e copiata, un qualcusa su cui altri paesi come Francia e Gran Bretagna stanno, forse tardivamente, investendo pesantemente?